mercoledì 3 agosto 2011

♔ Dancing The Dream ♪♫¸¸.•*


Dio ha donato a Michael Jackson tante doti e tra le tante che gli ha conferito, quella del saper scrivere, di comporre canzoni, poesie…poesie nel quale ha messo se stesso, si è raccontato, si è fatto conoscere, poesie che hanno fatto piangere i suoi fan, che hanno dato la possibilità ai suoi ammiratori di conoscerlo e di capire ciò che ama, ciò che desidera, di comprendere l’anima di Michael Jackson….ed ora questi tesori, le sue più belle poesie faremo in modo che anche voi possiate leggerle!!! In questa pagina abbiamo inserito, per la gioia dei fan le poesie più belle che Michael Jackson ha scritto, poesie tratta dal libro DANCING THE DREAM “Poems and reflections by Michael Jackson”, dunque buona lettura ! 

INNOCENZA
(Scritta da Michael Jackson)

È facile confondere l’essere innocenti con l’essere infantili o ingenui.
Tutti noi vogliamo sembrare sofisticati; vogliamo essere sempre ‘in’.
Essere innocenti significa essere ‘out’.
Nell’innocenza vi è una profonda verità.
Quando un bimbo guarda negli occhi della sua mamma, tutto ciò che vede è amore.
Appena l’innocenza svanisce, prendono il suo posto problemi più complessi.
Crediamo di dover fregare gli altri e adeguarci agli schemi per ottenere ciò che desideriamo.
Iniziamo a sprecare un sacco di energia per proteggere noi stessi.
E la vita diventa uno strazio.
La gente non ha scelta se non essere ‘in’.
In quale altro modo può sopravvivere?
Quando ne cogli il vero significato, sopravvivenza significa vedere le cose così come sono e ti comporti di conseguenza.
Significa essere aperti.
E l’innocenza consiste in questo.
Si tratta di essere semplici e fiduciosi come un bambino, non sentenziosi e legati ad un gretto punto di vista.
Se si è chiusi in uno schema di pensiero e comportamento, la propria creatività viene bloccata.
Si perde la freschezza e la magia del momento.
Ritorniamo ad essere innocenti e quella freschezza non ci lascerà mai.
AMORE
(Scritta da Michael Jackson)

Descrivere l’amore è una cosa divertente.
È così facile sentire amore e allo stesso tempo così difficile parlarne.
È come una saponetta - c'è l’hai in mano finché non la stringi troppo forte.
Alcune persone passano la loro vita alla ricerca dell’amore, ma lo cercano fuori da se stessi.
Credono di doverlo afferrare per averlo.
Ma l’amore scivola via come quella saponetta.
Tener con se l’amore non è sbagliato, ma bisogna imparare a tenerlo con leggerezza, con dolcezza.
Lasciarlo volare quando vuole.
Quando gli permettiamo di essere libero, l’amore è ciò che rende l’esistenza viva, gioiosa e nuova.
È il succo e l’energia che motiva la mia musica, la mia danza, tutto.
Finché ci sarà amore nel mio cuore, sarà ovunque.






DIO
(Scritta da Michael Jackson)

È strano che Dio non si preoccupi di esprimersi in tutte le religioni del mondo, nonostante la gente continui ad impuntarsi sulla convinzione che la loro credenza è l’unica giusta.
Qualsiasi cosa si dica su Dio, ci sarà sempre qualcuno che obbietterà, persino quando gli dirai che il suo amore per Dio è ok.
Per me non importa la forma di Dio.
Ciò che mi importa davvero è l’essenza.
Le mie canzoni e la mia danza sono dei contorni che Lui provvede a riempire.
Io offro la forma, Lui ci mette la dolcezza.
Ho guardato il cielo notturno e osservato le stelle, erano così vicine che sembrava che mia nonna le avesse fatte per me.
“Che ricchezza, che sontuosità!”, pensai.
In quel momento ho visto Dio nella Sua creazione.
Con la stessa facilità avrei potuto veder...
nella nella bellezza di un arcobaleno, nella grazia di un cervo che corre in una distesa, nella sincerità di un bacio paterno, ma per me il contatto più dolce con Dio non ha forma.
Chiudo gli occhi, mi guardo dentro, ed entro in un profondo silenzio.
L’infinità della creazione Divina mi avvolge.
Siamo uno.
COME IO FACCIO MUSICA
(Scritta da Michael Jackson)


La gente mi chiede in che modo creo la mia musica.
Io rispondo loro che mi ci imbatto.
È come capitare in un fiume ed unirsi alla corrente.
Ogni momento del fiume ha la sua canzone.
Quindi io mi fermo nel momento e ascolto.
Ciò che sento è sempre diverso.
Una passeggiata nel bosco produce una canzone leggera e scoppiettante...
il fruscio delle foglie nel vento
il cinguettio degli uccelli e lo squittio degli scoiattoli
lo scricchiolio dei ramoscelli sotto i piedi
e il battito del mio cuore li fonde tutti insieme.
Quando ci si unisce alla corrente, la musica è dentro e fuori, ed è lo stesso.
Finché sarò in grado di ascoltare il momento, farò sempre musica.
L'ULTIMA FERITA LACERATA
(Scritta da Michael Jackson)

Le tue parole ferirono il mio cuore e io piansi lacrime di dolore.
“Vai via!”, urlai. “Queste sono le ultime lacrime che piangerò per te!”.
Così te ne andasti.
Aspettai ore, ma tu non tornasti.
Quella notte piansi lacrime di frustrazione.
Attesi per settimane, ma non ti facevi sentire.
Pensando alla tua voce, piansi lacrime di solitudine.
Aspettai mesi, ma non ebbi notizie di te.
Nel profondo del mio cuore, piansi lacrime di disperazione.
Che strano che tutte queste lacrime non riuscirono a spazzare via il dolore!
Poi un pensiero d’amore trafisse la mia amarezza.
Ti ricordai alla luce del sole, il tuo sorriso dolce come il vino di maggio.
Una lacrima di gratitudine iniziò a scendere, e come per miracolo, tu tornasti.
Le tue morbide dita accarezzarono la mia guancia e ti chinasti per baciarmi.
“Perché sei venuta?”, sospirai.
“Per asciugare la tua ultima lacrima”, rispondesti.
“Era quella che avevi conservato per me”
MADRE TERRA
(Scritta da Michael Jackson)


Era un giorno d’inverno e stavo passeggiando lungo la spiaggia.
Guardando in basso, vidi una piuma portata a riva dalle onde.
Era la piuma di una gabbiano macchiata d’olio.
La raccolsi e sentii la patina scivolosa sulla mie dita.
Non potei fare a meno di chiedermi se l’uccello fosse riuscito a sopravvivere.
Era tutto a posto là fuori?
Sapevo di no.
Mi sentii triste nel pensare con quanta sconsideratezza trattiamo la nostra casa.
La terra che noi tutti condividiamo non è solo roccia in movimento nello spazio, ma un essere vivente.
Lai ha cura di noi e in cambio merita che noi ne abbiamo per lei.
Abbiamo sempre trattato Madre Terra nello stesso modo in cui certa gente tratta un appartamento in affitto.
Lo riduci un’immondizia e cambi casa.
Ma ora come ora non c’è un posto dove potersi trasferire.
Abbiamo portato i nostri rifiuti e le nostre guerre e il nostro razzismo in ogni parte del mondo.
Dobbiamo iniziare a ripulire il pianeta, e questo significa dover ripulire i nostri cuori e le nostre menti per prima cosa, perché sono stati loro a pingerci ad avvelenare il nostro caro pianeta.
Quanto prima cambiamo, tanto più facile ci risulterà amare Madre Terra e sentire l’amore che lei ci dona così incondizionatamente.
ANGELO DI LUCE
(Scritta da Michael Jackson)

È difficile vedere gli angeli, sebbene abbia osservato le loro immagini per ore.
Ci sono persone che riescono a vederli senza il bisogno di foto, e raccontano delle storie molto interessanti a riguardo.
Gli angeli custodi sono tutti femmine, per esempio, e questo non mi sorprende.
Un angelo della nascita, reclutato dalle schiere più giovani, assiste ogni bambino al momento della nascita, mentre un altro, più vecchio, aiuta chi sta morendo a lasciare questo mondo senza dolore o pena.
Si può pregare agli angeli e loro ascolteranno, ma il modo migliore per chiamarli, mi hanno detto, è ridere.
Gli angeli rispondono al diletto, perché è di questo che sono fatti. Infatti, quando la mente della gente è oscurata dall’odio o dalla rabbia, non c’è angelo che possa recarsi da loro.
Non tutti gli angeli hanno le ali - almeno, così dicono i visionari - ma quelli che le hanno possono spiegare ali dorate su tutto il mondo.
Se avessimo occhi per poter guardare direttamente nel sole, vedremmo un enorme angelo presiedervi; dal volto della luna, invece, sorride uno molto più tranquillo.
Gli angeli passano tutta la loro vita, che è eterna, muovendosi in circolo intorno al trono del Creatore, a cantare la Sua lode.
Chi ha orecchio fine è riuscito ad ascoltarli.
Le armonie dei cori degli angeli sono incredibilmente complesse , dicono, ma il ritmo è semplice.
“In genere è lo stesso tempo della marcia”, ha affermato uno dei visionari.
Non so perché, questa è la cosa migliore che abbia mai appreso fino ad ora.
Dopo un po’, però, iniziò a diventare frustrante il sentir parlare di angeli che io non riuscivo a vedere.
Quando una donna che riusciva a vederli venne a sapere di questo mio stato d’animo, rimase stupita.
“Non puoi vederli?”, disse. “Ma c’è un angelo dentro di te. È in tutti noi! Riesco a vederlo proprio in questo momento, e credevo che anche tu potessi”.
“No”, dissi io tristemente, e le chiesi come apparisse. Mi somigliava?
“Beh, sì e no”, mi rispose lei misteriosamente.
“Dipende tutto da cosa credi di essere. Il tuo angelo è un puntino di luce che brilla al centro del tuo cuore. È più piccolo di un atomo, ma aspetta e vedrai. Una volta che ti sarai avvicinato, il tuo angelo diventerà più grande. Quanto più gli ti avvicini, tanto più lui cresce, finché alla fine, in un’esplosione di luce, non vedrai il tuo angelo nella sua vera forma, e in quello stesso istante, vedrai anche te stesso”.
Così, adesso, cerco il mio angelo in continuazione.
Mi siedo in silenzio e volgo lo sguardo dentro di me.
Non è passato molto tempo prima che cogliessi qualcosa di sfuggita.
“Sei tu, Angelo, che porti una candela?”.
Un barlume e via, era già sparito.
Questo bastò a far battere il mio cuore all’impazzata.
La prossima volta il mio angelo avrà una lampada, e l’altra volta ancora una torcia, e poi ancora falò.
Questo è ciò che la donna mi aveva promesso, e ora che ho visto la gloria, so abbastanza per crederci.
QUELL'UNO NELLO SPECCHIO
(Scritta da Michael Jackson)



Volevo cambiare il mondo, così un giorno mi alzai e mi guardai allo specchio.
-"Non c'è più tempo.
La terra sta soffrendo.
I bambini muoiono di fame.
Le nazioni sono divise dall'odio.
L'acqua e l’aria sono inquinate gravemente.
Fa’ qualcosa!”, mi disse l'immagine riflessa nello specchio.
Era tutto un caos, una tragedia, un disastro.
Anch’io la pensavo così.
Non ero forse terrorizzato anch’io, come lui, da tutto ciò?
Il pianeta continuava ad essere sfruttato e gettato via.
Mi venne il panico ad immaginare che alla vita terrestre poteva rimanere una sola generazione.
No mi fu difficile trovare brava gente che, come me, voleva risolvere i problemi del pianeta.
Quando ascoltai le loro proposte, pensai, ‘C’è tanta buona volontà, qui, tanto interesse.
La notte, prima di andare a letto, l’immagine nello specchio aveva lo sguardo serio.
-“Si potrebbe fare veramente qualcosa”, mi disse, “se ognuno facesse la sua parte”.
Ma non tutti fanno la loro parte.
Alcuni la fanno, ma riusciremo a fermare la corrente?
Davvero il dolore, la fame, l’odio e l’inquinamento stavano per essere risolti?
Non bastava desiderare di cambiare il mondo per risolvere i problemi, lo sapevo.
Quando, il mattino dopo,mi alzai, l’immagine nello specchio sembrava confusa.
-“Forse non c’è speranza”, sospirò.
Il suo sguardo si fece ambiguo, poi sollevò le spalle. “Ma io e te sopravviveremo. Almeno noi stiamo bene”.
Mi sentii strano sentendolo parlare così.
Qui c’era qualcosa di molto sbagliato.
Mi venne un sospetto: e se quello nello specchio non fossi io?
Si sente separato da me.
Vede i problemi là fuori, ma non gli interessa se verranno risolti o no.
Lui continua per la sua strada.
Ma io non sono d’accordo, non sento quei problemi là fuori.
Li sento dentro di me.
Un bambino che piange in Etiopia, un gabbiano che si strugge immerso nel petrolio
un gorilla di montagna inseguito dai cacciatori
un giovane soldato che trema di paura sotto il rombo dei caccia
Non avvengono forse anche in me quando vedo e sento queste cose?
La volta successiva, quando guardai lo specchio, l’immagine stava sparendo.
Dopo tutto si trattava solo di un’immagine.
Era la figura di una persona sola, rinchiusa in un assemblato di pelle e ossa.
-“Davvero credevo fossi me?”, iniziai a chiedermi.
Io non sono così separato e spaventato.
Il dolore della vita mi tocca, ma la gioia della vita è molto più forte.
E basterà lei per guarire.
La vita cura la vita, e il meglio che possa fare per la terra è essere il suo figlio amoroso.
L’immagine nello specchio iniziò a vacillare.
Non aveva mai pensato all’amore.
Era molto più facile vedere i problemi, perché amore significa prima di tutto essere onesti con se stessi. Ahi!
-“Amico”, sospirai, “credi che qualsiasi problema possa essere risolto senza amore?”.
-“È forse l'amore più reale del dolore?”, chiese lui
-“Non ne sono sicuro. Ma può darsi. Scopriamolo!”, dissi.
Con un sorriso toccai lo specchio.
“Non dobbiamo essere più soli. Vuoi essere il mio compagno? Sento che sta per iniziare una danza. Vieni”.
L'immagine allo specchio sorrise timidamente.
Iniziava a capire che potevamo essere veri amici.
Potevamo essere più in pace, più amorevoli, più onesti con noi stessi.
Può questo cambiare il mondo?
Penso di sì, perché Madre Terra vuole la nostra felicità e vuole essere amata.
Ha bisogno di gente forte al suo fianco, il cui coraggio nasca dalla consapevolezza di essere una parte di lei, come un bambino ha il coraggio di camminare perché sa che sua madre è pronta a prenderlo.
Quando quell’immagine allo specchio ed io siamo pieni d'amore, non c'è spazio per la paura.
Quando eravamo spaventati e in preda al panico, non riuscivamo più ad amare questa nostra vita e la terra.
E ci separavamo.
E poi, come può qualcuno che è diviso correre in aiuto della terra?
La terra sta cercando di comunicarci i suoi bisogni, ma noi non l’ascoltiamo e finiamo per aver paura.
Una cosa so per certo: quando sono consapevole di essere figlio della terra, non mi sento solo.
Finché so che tutte le cose viventi sono in me, non ho bisogno di appigliarmi alla mia sopravvivenza.
I bambini e il loro dolore, i bambini e la loro gioia.
L’oceano rigonfio sotto il sole, l’oceano che piange petrolio nero.
Gli animali terrorizzati dalla caccia, gli animali che scoppiano di pura gioia di essere vivi.
Questo senso del mondo in me è ciò di cui ho bisogno.
Quello nello specchio ha ancora dei dubbi ogni tanto.
Così io cerco di essere amorevole con lui.
Ogni giorno tocco lo specchio e sussurro, “Oh, amico, sento la danza. Vuoi essere mio compagno? Dai”.
MADRE
(Scritta da Michael Jackson)
Per un tempo sono stato in gestazione
Di prendere forma ho avuto esitazione
Dall’ignoto questa cosmica concezione
Su questa terra una fantastica ricezione
E poi quel fatidico giorno d’agosto
Da te sono venuto al mondo
Con premuroso amore hai nutrito un seme
Al tuo stesso dolore non ha posto riguardo
Non curante di alcun rischio o pericolo
Hai deciso per questo solitario forestiero
Arcobaleni, nuvole, il profondo cielo blu
Volano gli uccellini
Dai frammenti hai creato il mio tutto
Da elementi hai forgiato la mia anima
Madre cara, mi hai dato la vita
Grazie a te, nessun affanno, nessun conflitto
Mi hai dato gioia e posizione
Curandoti di me incondizionatamente
E se mai cambierò questo mondo
È grazie ai sentimenti che hai spiegato
La tua compassione è così dolce e cara
Posso sentire i tuoi sublimi sentimenti
Sento la tua più vaga nozione
La meravigliosa magia di ogni tua amorosa pozione
E ora che sono arrivato così lontano
Incontrato ogni re e sultano
Imbattuto in ogni colore e credo
Di tutte le passioni, ogni avidità
Torno a quella notte stellata
Senza paura di forza o potere
Mi hai insegnato come tener duro e lottare
Per ogni singolo torto o ragione
Ogni giorno di sconforto
Farò tesoro di quel che hai forgiato
Ricorderò ogni tuo bacio
Mai dimenticherò le tue dolci parole
Non importa dove io vada
Sei sempre nel mio cuore, madre mia cara.
L'OMBRA ELUSIVA
(Scritta da Michael Jackson)

Sebbene viaggiassi lontano
Le porte della mia anima rimanevano chiuse
Nell’agonia della mortal paura
Non udivo la tua musica
Attraverso le tortuose strade dei sentieri della mente
Reggevo la mia croce nel dolore
Era un viaggio di follia
Di angoscia nata dalla tristezza
Vagavo a destra e a manca
Ad ogni colpo di vento tornavo indietro
In cerca del nettare perduto
Nel mio cuore quello scettro perso da troppo tempo
In tutti quei volti tormentati
Cercavo la mia oasi
In un certo modo ero in una smania ubriaca
Una crudele isteria, una confusione nella mente
Più di una volta cercai di uscirne
Non riuscivo a sbarazzarmi di questa ombra alle mie spalle
Più di una volta nella folla rumorosa
Nell’andirivieni e nel trambusto del baccano
Scrutavo per cercare di vedere le sue tracce
Non riuscivo a perderla in nessun luogo
Fu solo quando ruppi tutti i legami
Dopo l’immobilità di urla strillanti
Nelle profondità di respiri
Nel dolore immaginato di migliaia di menzogne
Tutto ad un tratto ti ho fissato nei tuoi occhi fieri
All’improvviso ho trovato il mio scopo
Quell’ombra sfuggente era la mia anima.

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